DAY Nine
Shanghai 15-09-2005
ore 8.30 (2.30 Italia)
Dopo una lunga notte passata a cercar di digerire la cucina del nord-est, decisamente particolare...il risveglio è stato subito movimentato. Dovevamo sbrigarci a preparare tutto il materiale che dovevamo portare con noi per presentare il nostro lavoro in fiera.
ore 9.30 (3.30 Italia)
Siamo usciti di casa ed in taxi abbiamo raggiunto la fermata della metropolitana dove nel parchetto adiacente ci aspettava Carlotta e una moltidudine di Cinesi anziani e non che si dilettavano nella pratica del thai chi(arte marziale di meditazione) :-), ...direzione Pudong quartiere fieristico...
Dopo un'ora di viaggio in metro passata in mezzo a cinesi rumorosi e frettolosi, siamo arrivati alla Chinese Furniture 2005, un immenso salone internazionale del mobile dove aziende cinesi e di tutto il mondo (soprattutto asiatiche) presentavano i loro prodotti.
ore 11.00 (05.00 Italia)
Sbrigate le normali procedure di registrazione accediamo alla fiera, iniziamo subito a farci un'idea di quella che è la realta' produttiva cinese.
Si trovano sia aziende al passo con i tempi e attente a certi particolari stilistici, che una moltitudine di altre realtà assolutamente datate rispetto agli standard europei.


Ci siamo subito fatti un'idea delle aziende che ci potevano interessare, così abbiamo passato 2-3 ore a fare interviste riguardo la produzione cinese e a scambiarci contatti e opinioni molto interessanti con i nostri nuovi "amici" asiatici.Sono fondamentalmente tutti gentili,molto spesso anche troppo e danno l'impressione che ti stiano quasi prendendo in giro, ma alla fine scopri che sono veramente così educati e gentili, soprattutto in fiera dove sicuramente gli conviene visto che devono far girare i loro affari...

Ore 14:00 (08.00 Italia)
Si è fatta l'ora di incontrare il primo dei nostri due contatti della giornata, MOOMA DESIGN, una società di designer europei e cinesi che lavorano insieme. Conoscevano già alcune nostre produzioni grazie al sito internet e così ci siamo limitati a fare una chiacchierata con Luigi Laurenzi, un collaboratore italiano di questo design mix
il quale ci ha dato notevoli delucidazioni su quale sia la vera realtà del design qui in china, non quella che tutti immaginano, quando senza aver mai visto niente, si riempiono la bocca di mille parole (prima di partire avevo visto un talk show dove personaggi politici e industriali sputavano sentenze...di dubbia verità...Roby).

Ore 15:00 (09.00 Italia)
Dopo numerose telefonate per riuscire ad incontrarci nell'immenso padiglione fieristico, ci imbattiamo nel nostro contatto n°2: Frank...un ragazzo cinese consulente per l'estero di Avarte design,il quale aveva al seguito il boss della compagnia (Mr.Wang Wu Yi)e un altro collaboratore cinese...
Abbiamo impiegato qualche minuto e percorso qualche kilometro per trovare un posto in una meeting room dove avremmo potuto tenere il nostro incontro...
Qualche parola di presentazione e, aperto il computer portatile, siamo partiti subito
a mostragli i nostri lavori...Si sono dimostrati interessati soprattutto ai progetti riguardanti i complementi d'arredo essendo loro un azienda produttrice di "Mobili e sedute" che lavora esclusivamente con designers Europei, in particolare Finlandesi...
Dopo un oretta, abbiamo concluso il nostro incontro consolidando questo contatto, con promesse di future collaborazioni...noi scettici per natura, non crediamo fino a quando non vediamo le cose realizzate, ma ad ogni modo siamo rimasti soddisfatti e contenti di aver fatto una buona figura agli occhi di professionisti così distanti dalla nostra realtà...
Ore 16:00 (10.00 Italia)
Abbastanza provati dalla lunga giornata, cominciamo ad affrontare l'infinito tragitto verso casa...Autobus (pieno di cinesi) dalla fiera fino alla stazione del metrò dove ci aspettava una lunghissima coda per fare il biglietto(mostrando la destinazione rigorosamente scritta in cinese)...40 minuti in piedi nel metrò cinese carichi di attrezzatura e materiale fieristico, non sono cosa subito leggera...

Ore 17:00 (11.00 Italia)
Casa dolce casa, per la gioia di tutti, abbiamo potuto prenderci un oretta di riposo, nella quale, dopo aver controllato e risposto a varie e-mail, siamo crollati in un "pisolino" piuttosto profondo....
una volta svegliati, i morsi della fame si sono fatti sentire, abbiamo così deciso di testare quel ristorantino tutto in legno e vicino a casa che tanto ci ispirava...
Ore 18:30 (12.30 Italia)
Una volta entrati e seduti al tavolo, scopriamo con enorme gioia che il menù è tutto in cinese , la cameriera, ha iniziato a slegare duro (parlarci a tutta velocità) probabilmente chiedendoci cosa volessimo mangiare e non c'era verso di farle capire che non potevamo comprendere nulla di quello che lei stesse dicendo...Anche Andrea (Bosi), dopo qualche tentativo, mette da parte l'apparentemente comodo manualetto di frasi in cinese che si è rivelato totalmente inutile, e si parte con la tecnica finale che è quella di indicare alla cameriera cosa ci può piacere sugli altri tavoli... In effetti, gli altri commensali, mangiavano di gusto dei piatti al'apparenza molto gustosi che subito abbiamo ordinato...


Dopo pochi minuti d'attesa, arrivano finalmmente le nostre pietanze fumanti...ci posano sul tavolo un fonellino rovente con sopra un pentolino colmo di pezzettini di carne e peperoncini verdi giganti...dopo un analisi più attenta, ci accorgiamo della dura realtà: Stufato di rospi e peperoni...(momento di panico..)... all'apparenza bellissimo e anche abbastanza gustoso, ma noi da bravi occidentali non lo abbiamo affrontato con molto entusiasmo...

Seconda portata:lingua bollita di animale indefinito...(solo Andrea Bosi è riuscito ad assaggiarla) seguita da una terrina con dentro un enorme pesce nero cotto al forno e ricoperto di peperoncini (che Robi e Malini si erano ripromessi di non mangiare mai...hanno ceduto per paura del taglio delle mani...) Per fortuna in mezzo a tutto questo ben di Dio ci è stata offerta anche una ciotolina di riso con verdure che Malini e Roby hanno divorato di gusto...

Ciao a tutti.
ore 8.30 (2.30 Italia)
Dopo una lunga notte passata a cercar di digerire la cucina del nord-est, decisamente particolare...il risveglio è stato subito movimentato. Dovevamo sbrigarci a preparare tutto il materiale che dovevamo portare con noi per presentare il nostro lavoro in fiera.
ore 9.30 (3.30 Italia)
Siamo usciti di casa ed in taxi abbiamo raggiunto la fermata della metropolitana dove nel parchetto adiacente ci aspettava Carlotta e una moltidudine di Cinesi anziani e non che si dilettavano nella pratica del thai chi(arte marziale di meditazione) :-), ...direzione Pudong quartiere fieristico...
Dopo un'ora di viaggio in metro passata in mezzo a cinesi rumorosi e frettolosi, siamo arrivati alla Chinese Furniture 2005, un immenso salone internazionale del mobile dove aziende cinesi e di tutto il mondo (soprattutto asiatiche) presentavano i loro prodotti.
ore 11.00 (05.00 Italia)
Sbrigate le normali procedure di registrazione accediamo alla fiera, iniziamo subito a farci un'idea di quella che è la realta' produttiva cinese.
Si trovano sia aziende al passo con i tempi e attente a certi particolari stilistici, che una moltitudine di altre realtà assolutamente datate rispetto agli standard europei.


Ci siamo subito fatti un'idea delle aziende che ci potevano interessare, così abbiamo passato 2-3 ore a fare interviste riguardo la produzione cinese e a scambiarci contatti e opinioni molto interessanti con i nostri nuovi "amici" asiatici.Sono fondamentalmente tutti gentili,molto spesso anche troppo e danno l'impressione che ti stiano quasi prendendo in giro, ma alla fine scopri che sono veramente così educati e gentili, soprattutto in fiera dove sicuramente gli conviene visto che devono far girare i loro affari...

Ore 14:00 (08.00 Italia)
Si è fatta l'ora di incontrare il primo dei nostri due contatti della giornata, MOOMA DESIGN, una società di designer europei e cinesi che lavorano insieme. Conoscevano già alcune nostre produzioni grazie al sito internet e così ci siamo limitati a fare una chiacchierata con Luigi Laurenzi, un collaboratore italiano di questo design mix
il quale ci ha dato notevoli delucidazioni su quale sia la vera realtà del design qui in china, non quella che tutti immaginano, quando senza aver mai visto niente, si riempiono la bocca di mille parole (prima di partire avevo visto un talk show dove personaggi politici e industriali sputavano sentenze...di dubbia verità...Roby).

Ore 15:00 (09.00 Italia)
Dopo numerose telefonate per riuscire ad incontrarci nell'immenso padiglione fieristico, ci imbattiamo nel nostro contatto n°2: Frank...un ragazzo cinese consulente per l'estero di Avarte design,il quale aveva al seguito il boss della compagnia (Mr.Wang Wu Yi)e un altro collaboratore cinese...
Abbiamo impiegato qualche minuto e percorso qualche kilometro per trovare un posto in una meeting room dove avremmo potuto tenere il nostro incontro...
Qualche parola di presentazione e, aperto il computer portatile, siamo partiti subito
a mostragli i nostri lavori...Si sono dimostrati interessati soprattutto ai progetti riguardanti i complementi d'arredo essendo loro un azienda produttrice di "Mobili e sedute" che lavora esclusivamente con designers Europei, in particolare Finlandesi...
Dopo un oretta, abbiamo concluso il nostro incontro consolidando questo contatto, con promesse di future collaborazioni...noi scettici per natura, non crediamo fino a quando non vediamo le cose realizzate, ma ad ogni modo siamo rimasti soddisfatti e contenti di aver fatto una buona figura agli occhi di professionisti così distanti dalla nostra realtà...
Ore 16:00 (10.00 Italia)
Abbastanza provati dalla lunga giornata, cominciamo ad affrontare l'infinito tragitto verso casa...Autobus (pieno di cinesi) dalla fiera fino alla stazione del metrò dove ci aspettava una lunghissima coda per fare il biglietto(mostrando la destinazione rigorosamente scritta in cinese)...40 minuti in piedi nel metrò cinese carichi di attrezzatura e materiale fieristico, non sono cosa subito leggera...

Ore 17:00 (11.00 Italia)
Casa dolce casa, per la gioia di tutti, abbiamo potuto prenderci un oretta di riposo, nella quale, dopo aver controllato e risposto a varie e-mail, siamo crollati in un "pisolino" piuttosto profondo....
una volta svegliati, i morsi della fame si sono fatti sentire, abbiamo così deciso di testare quel ristorantino tutto in legno e vicino a casa che tanto ci ispirava...
Ore 18:30 (12.30 Italia)
Una volta entrati e seduti al tavolo, scopriamo con enorme gioia che il menù è tutto in cinese , la cameriera, ha iniziato a slegare duro (parlarci a tutta velocità) probabilmente chiedendoci cosa volessimo mangiare e non c'era verso di farle capire che non potevamo comprendere nulla di quello che lei stesse dicendo...Anche Andrea (Bosi), dopo qualche tentativo, mette da parte l'apparentemente comodo manualetto di frasi in cinese che si è rivelato totalmente inutile, e si parte con la tecnica finale che è quella di indicare alla cameriera cosa ci può piacere sugli altri tavoli... In effetti, gli altri commensali, mangiavano di gusto dei piatti al'apparenza molto gustosi che subito abbiamo ordinato...


Dopo pochi minuti d'attesa, arrivano finalmmente le nostre pietanze fumanti...ci posano sul tavolo un fonellino rovente con sopra un pentolino colmo di pezzettini di carne e peperoncini verdi giganti...dopo un analisi più attenta, ci accorgiamo della dura realtà: Stufato di rospi e peperoni...(momento di panico..)... all'apparenza bellissimo e anche abbastanza gustoso, ma noi da bravi occidentali non lo abbiamo affrontato con molto entusiasmo...

Seconda portata:lingua bollita di animale indefinito...(solo Andrea Bosi è riuscito ad assaggiarla) seguita da una terrina con dentro un enorme pesce nero cotto al forno e ricoperto di peperoncini (che Robi e Malini si erano ripromessi di non mangiare mai...hanno ceduto per paura del taglio delle mani...) Per fortuna in mezzo a tutto questo ben di Dio ci è stata offerta anche una ciotolina di riso con verdure che Malini e Roby hanno divorato di gusto...

Ciao a tutti.
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